Controllo degli Accessi Biometrico
i sistemi di controllo degli accessi biometrici
Per controllare nel modo migliore l'accesso dei dipendenti all'interno di un'azienda alle volte un semplice badge o un semplice tesserino possono non essere la scelta adeguata. Soprattutto nei casi in cui vi è la necessità di un controllo più serrato la scelta migliore è senza dubbio quella del controllo biometrico ossia quella tipologia di riconoscimento di alcune parti del nostro corpo che possono essere considerate uniche nel mondo. I macchinari per il riconoscimento biometrico si sono evoluti molto nel corso degli anni sino a diventare veramente precisi. Oltre a questo la sicurezza del controllo è data dal fatto che questi dati non possono essere rubati nè ceduti ad altre persone garantendo così il massimo della sicurezza aziendale.
Il controllo degli accessi biometrico può funzionare attraverso il riconoscimento di:
- impronte digitali
- iride o retina
- geometria della mano
- geometrica del volto
Solo a riconoscimento avvenuto i tornelli o le porte di accesso si aprono altrimenti rimangono bloccate impedendo l'ingresso. è ovviamente necessario che al momento dell'installazione di questo macchinario ogni dipendente si sottoponga ad uno scanner relativo al tipo di riconoscimento digitalizzando così i suoi dati e salvandoli. Solo così infatti il sistema è in seguito in grado di riconoscere quella determinata persona.
I macchinari per il controllo biometrico sono ovviamente realizzati in modo da essere conformi alle leggi sulla privacy. I dati biometrici di ogni individuo infatti non vengono salvate su nessun database, computer o pc ma soltanto sul terminale collegato al macchinario oppure su un supporto esterno come ad esempio una tessera.
Il riconoscimento attraverso le impronte digitali è senza dubbio la soluzione per adesso più diffusa. Per evitare che un dipendente rimanga bloccato a causa di ferite, fasciature o gessi solitamente si digitalizzano almeno due dita. è inoltre possibile digitalizzare un terzo dito da tenere come allarme in caso di minaccia. Utilizzando quel dito per l'ingresso un messaggio di allerta viene così inviato in modo che sia possibile intervenire in modo repentino. La scansione del dito può essere fatta in varie modalità:
- scansione ottica
- tecnologia capacitiva
- tecnologia ad ultrasuoni
La scansione ottica è la modalità più semplice e più diffusa che prevede semplicemente l'utilizzo di uno scanner luminoso sul quale appoggiare il dito. La scansione capacitiva prevede l'utilizzo di una piastra in silicio caratterizzata da una matrice di celle sensibili che è capace di trasformare i segnali in un'immagine digitale. La tecnologia ad ultrasuoni utilizza questa particolare tipologia di suono proprio per creare l'immagine dell'impronta.
Il riconoscimento attraverso l'iride o la retina funziona tramite una fotocamera che scansiona l'occhio attraverso un fascio di luce a raggi infrarossi. I macchinari di ultima generazione sono in grado di scansionare anche gli occhi con lenti a contatto o addirittura con occhiali. Sono inoltre in grado di capire la differenza tra un occhio vivo e u occhio invece morto.
La geometria della mano si basa sul riconoscimento
- della grandezza della mano
- della lunghezza delle dita
- delle curvature specifiche
Si tratta di un riconoscimento che prende in considerazione poche caratteristiche ma che può comunque considerarsi adeguatamente preciso.
La geometria del volto si basa sul riconoscimento
- dei lati della bocca
- degli zigomi
- del profilo degli occhi
- della posizione del naso
Purtroppo questo riconoscimento è soggetto ad errore a causa dei fattori esterni che vi influiscono. Per questo motivo si stanno mettendo a punto nuovi sistemi che siano in grado di prendere in considerazione anche i flussi sanguigni interni.
Risorse online: